Luca Mastrantonio, Pazzesco! Dizionario ragionato dell’italiano esagerato, Marsilio, Venezia 2015
L’aggettivo pazzesco, che dà il titolo al libro di Luca Mastrantonio, è l’emblema dell’abitudine dilagante, nell’italiano contemporaneo, all’uso poco chiaro e non definito di molte parole ed espressioni: assolutamente, al posto di assolutamente sì o assolutamente no; villaggio globale, nonluoghi, liquido e implementare utilizzati per tutto e quindi per nulla; carinissimo, il diminutivo superlativo totalmente privo di senso.
La prima parte del libro individua i contesti sociali e culturali in cui hanno origine le parole e le espressioni dell’”italiano pazzesco”.
L’autore indaga con ironia sulle tendenze del nuovo millennio: dal privilegio di forme brevi e contratte legate alle tecnologie quali emoticon, acronimi e faccine, all’uso, talvolta goffo, di espressioni anglofone per soddisfare l’aspirazione al cosmopolitismo del parlante come nerd, hipster, selfie e hashtag. Fino ad indicare come start up qualsiasi tipo di iniziativa (il new inglesorum, in analogia al latinorum del manzoniano dottor Azzeccagarbugli), in una generalizzata tendenza alla stereotipia, all’esagerazione e al conformismo della comunicazione.
I profondi cambiamenti della lingua italiana riguardano non solo gli aspetti semantici, ma anche quelli grafici e gestuali. La comunicazione digitale, ad esempio, in cui assistiamo al trionfo di simboli e faccine per tradurre gestualità, mimica e stati d’animo, crea una nuova forma comunicativa, definita da Mastrantonio digitaliano, che si colloca a metà tra la scrittura e l’oralità.
La seconda parte del libro è strutturata nella forma di un dizionario che stuzzica e incuriosisce il lettore, stimolando una interessante riflessione critica sull’uso e abuso di alcune parole, imposto da una generalizzata tendenza alla visibilità e al conformismo.
Una riflessione focalizzata sugli aspetti linguistici che, in maniera critica e al tempo stesso ironica, allarga il proprio orizzonte di indagine agli aspetti sociali e di costume della realtà contemporanea.
Un’agile lettura che può risultare utile anche agli insegnanti, come strumento per capire e approfondire il variegato e mutevole mondo del gergo giovanile.