Gianrico Carofiglio, Con parole precise. Breviario di scrittura civile, Laterza, Roma - Bari 2015
Una riflessione lucida e rigorosa sulla relazione fra parole e verità, fra uso delle parole ed esercizio del potere, sulla responsabilità che comporta una comunicazione onesta e leale.
A partire dal linguaggio giuridico come esempio di specifica lingua del potere, che racchiude i vizi della cattiva comunicazione, la riflessione si allarga a tutti i campi della scrittura, dalla politica al giornalismo alla scrittura letteraria.
Niente parole inutili, né oscurità non necessarie, ma ‘parole precise’ e dirette per una comunicazione limpida e veritiera, presupposto indispensabile per una sana democrazia.
Il libro si presenta suddiviso in due parti: da una riflessione teorica sul potere delle parole e sulla responsabilità che comporta il loro uso nella comunicazione pubblica, si passa, nella seconda parte, a esemplificazioni tratte da documenti e testi ufficiali (trascrizione di verbali, circolari ministeriali, provvedimenti giuridico-amministrativi), che possono rivelarsi utili nella pratica didattica.
Vengono citati con ironia esempi di cattiva scrittura, accompagnati da indicazioni operative sull’uso del lessico e della sintassi per una corretta e chiara comunicazione.
Un “breviario” di scrittura civile in cui si indicano le virtù della scrittura leale per farsi capire, senza utilizzare frasi e parole inutili: dalla linearità alla concretezza, dai sinonimi e contrari alla essenzialità. Per scrivere bene occorre pensare bene e una scrittura chiara è il presupposto dell’onestà intellettuale.
Il libro si rivolge a tutti, anche agli insegnanti, perché la scrittura per comunicare in maniera onesta, come sottolinea Carofiglio, è qualcosa che si può insegnare e imparare.