Benedetto Giuseppe Russo, Autrici per la scuola. Modelli d'italiano, pattern didattici e livelli di leggibilità in libri di lettura per la scuola elementare (1882-1913), Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2023, pp. 516
Il volume mette in risalto l’importanza educativa e linguistica del libro di lettura per la scuola elementare tra secondo Ottocento e primo Novecento proponendo un’indagine su alcuni volumi di tale tipologia scritti da autrici per l’infanzia, tra le quali Ida Baccini ed Emma Perodi e altre meno note come Onorata Grossi Mercanti.
A una panoramica della situazione linguistica e scolastica in Italia dopo l’Unità segue un’analisi organica di dati diversi: il dibattito linguistico-pedagogico, i tratti generali dell’italiano educativo post-manzoniano, i riferimenti a educazione linguistica e libri di lettura nei testi pedagogici e ministeriali, il rapporto tra libri di lettura e altri generi educativi e ameni per l’infanzia, gli aspetti editoriali di questo strumento educativo e gli orientamenti stilistici di testi significativi che precedono l’arco cronologico prescelto.
Presentati il corpus e le autrici, un esame linguistico-stilistico, condotto in un illuminante confronto con il modello manzoniano e le grammatiche scolastiche, illustra la consistenza e la coesistenza di registri diversi, nei quali si rintracciano apertura all’italiano colloquiale, letterarietà, toscanismo, perizia retorica.
Si osservano quindi, anche con il supporto di un adattamento della teoria degli atti linguistici, le modalità pragmatiche di organizzazione dei contenuti disciplinari e morali all’interno di situazioni narrative che, riproducendo l’evento comunicativo “lezione scolastica”, conferiscono dinamismo a gran parte dei brani e permettono di far luce sui modelli educativi implicitamente proposti dalle scriventi e sul delicato ruolo da esse attribuito a maestre e maestri. Infine, l’impiego comparativo di indici di calcolo della leggibilità di un testo mette in luce alcune criticità dei libri prescelti in termini di adeguatezza al livello dei loro lettori preferenziali. Nel complesso l’indagine conferma, tuttavia, la grande rilevanza educativo-culturale e linguistica di questi strumenti didattici nella formazione della giovanissima Italia postunitaria, e permette anche di apprezzare il meritorio impegno in essi profuso da donne vivamente interessate alla popolarizzazione di lingua e cultura.