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L’attività rientra nella serie di iniziative programmate dall’Accademia della Crusca volte a celebrare il settecentenario di Dante.
Indirizzata prevalentemente agli insegnanti della Scuola secondaria di 1° e 2° grado, ma aperta a tutti gli interessati, si svolgerà nel periodo gennaio-maggio 2021 e prevede due momenti: una serie di cinque lezioni videoregistrate e proposte didattiche relative ai temi affrontati.
Gli obiettivi del progetto sono:
- sperimentare un avvicinamento degli studenti più giovani alle opere di Dante;
- fornire una maggiore consapevolezza della storia linguistica analizzando stabilità e cambiamenti semantici di alcune tra le parole di Dante;
- favorire una più ampia conoscenza del lessico attraverso la riflessione sulla terminologia settoriale delle opere dantesche ancora viva oggi;
- strutturare percorsi didattici per gli insegnanti.
Solo in pochi casi gli studenti delle scuole di 1° e 2° grado affrontano una riflessione sulle parole di Dante, spesso per un’erronea valutazione sull’interesse che una lingua così antica potrebbe suscitare tra lettori molto giovani. Poca attenzione si pone alla vitalità che il lessico dantesco ha mantenuto lungo i secoli, giungendo, a volte intatto, a volte mutato nell’uso, nel nostro vocabolario di base.
La riflessione sul lessico della Commedia e delle altre opere sarà sviluppata nei cinque interventi videoregistrati. Si partirà con una lezione che presenta Dante come il primo autore di una riflessione sulla lingua, per arrivare a illustrare il rapporto dell’Accademia della Crusca con il poeta.
Le proposte didattiche saranno pubblicate una volta al mese, in concomitanza con la lezione videoregistrata. Sono rivolte, in prima istanza, agli insegnanti interessati, che devono leggerle attentamente, eventualmente provare anche a svolgerle, quindi proporle agli allievi adattandole e modificandole in relazione alla situazione della propria classe.
Si concentrano sul plurilinguismo (lessico e varietà di registro, latinismi e grecismi, francesismi e provenzalismi, germanismi, arabismi), sulle parole ancora in uso (parole che hanno cambiato o hanno lo stesso significato, parole usate per la prima volta da Dante e ancora in uso), sui modi di dire (che ovviamente non sono stati concepiti da Dante come tali, ma che, con il passare del tempo, sono diventati componenti stabili della nostra fraseologia), sulle famiglie di parole (occasione anche per ripensare al significato stesso di famiglia di parole, imperniandola su due cardini, il capostipite e la discendenza), sulle parole della scienza (con l’intento di porre particolare attenzione a tecnicismi che ancor oggi appartengono ad ambiti specialistici e che nel tempo hanno modificato i loro confini semantici).
Interventi video
- Claudio Marazzini, La prima riflessione sulla lingua (27 gennaio 2021)
- Paola Manni, Da Dante a noi: un’eredità linguistica vitale (24 febbraio 2021)
- Giovanna Frosini, Parlare di Dante agli studenti: il commento linguistico (24 marzo 2021)
- Rita Librandi, Dante e le parole della scienza (28 aprile 2021)
- Domenico De Martino, Dante e la Crusca (12 maggio 2021)
Proposte per attività didattiche
(a cura di Sara Cencetti e A. Valeria Saura)
- Plurilinguismo
- Parole ancora in uso
- Modi di dire
- Le parole della scienza
- Famiglie di parole